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Rapporto OsMed 2008: farmaci dell’apparato gastrointestinale e del metabolismo


1 Agosto 2009 - Anche nel 2008, i farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo si collocano al secondo posto nella classifica per spesa territoriale ( 2,903 miliardi di euro ). Oltre la metà della spesa per questi farmaci ( 57,6% ) è stata rimborsata dal SSN; il rimanente 42,4% è stato a carico dei cittadini ( 34,8% ) o delle strutture pubbliche ( 7,6% ).

Rispetto alla spesa farmaceutica territoriale complessiva ( pubblica e privata ) rilevata in alcuni Paesi europei, solo in Germania ed in Italia la spesa per questa classe di farmaci occupa il secondo posto, mentre in tutti gli altri Paesi si colloca al terzo. Inoltre, solo in Italia e Irlanda, due farmaci appartenenti a questa classe ( Lansoprazolo ed Esomeprazolo ) compaiono tra i primi 10 principi attivi per spesa.

A livello regionale, la prescrizione si mantiene molto variabile: come negli anni precedenti, i valori più bassi si osservano per la PA di Bolzano ( 69,3 DDD/1000 abitanti die e 17,4 euro pro capite ) mentre quelli più elevati per la Sicilia ( 170 DDD/1000 abitanti die e 43,2 euro pro capite ); la prescrizione aumenta a livello di tutte le Regioni in modo sostanziale ( dal +6,9% in Lazio al +15,1% in Calabria ) mentre l’andamento della spesa cambia a seconda della Regione considerata ( dal -3,4% nel Lazio al +13,2% in Puglia ).

Anche nel 2008 i farmaci dell’apparato gastrointestinale e del metabolismo hanno assorbito il 14,2% della spesa territoriale e il 12,5% delle DDD prescritte con un aumento, rispetto all’anno precedente, del 9,2% delle DDD/1000 abitanti die ma solo dello 0,9% della spesa lorda pro capite grazie ad una diminuzione media dei prezzi per l’intera classe del 10% e del costo medio DDD dell’8,1%.

Come già da qualche anno, sono gli inibitori di pompa protonica, le insuline ( inclusi gli analoghi ) e gli ipoglicemizzanti orali ad occupare i primi posti per spesa territoriale, rappresentandone complessivamente circa il 76%, si osserva inoltre un notevole aumento di prescrizione per i nuovi farmaci per il diabete, in particolare i glitazoni da soli ed in associazione ( +71,8% ) e la Repaglinide ( +18,4% ) categorie per le quali si osserva un aumento analogo anche di spesa.

Aumenta in modo consistente anche la prescrizione territoriale degli inibitori di pompa ( +22,4% ) ma non la spesa che diminuisce del 6,1%, grazie alla diminuzione dei prezzi ( -19,3% ) dovuta alla scadenza del brevetto di due tra i principi attivi più prescritti ( Lansoprazolo ed Omeprazolo ).

Per quanto riguarda l’erogazione da parte delle strutture pubbliche, il sottogruppo di farmaci più prescritti risulta essere anche in questo caso quello degli inibitori di pompa ( 27,3% della prescrizione ) seguiti dalle insuline ed analoghi ( 17% delle DDD ) mentre la categoria per la quale si rileva la spesa più elevata è quella degli enzimi per le malattie metaboliche ( 94,1 milioni di euro pari a 1,58 euro pro capite ).

Gli inibitori di pompa protonica ( IPP ) costituiscono circa il 39% delle DDD e quasi il 47% della spesa territoriale SSN. Tutti i principi attivi di questo sottogruppo, tranne il Rabeprazolo, compaiono nell’elenco dei primi trenta principi attivi per spesa territoriale SSN di cui il Lansoprazolo, oramai dal 2007, occupa il secondo posto.
Nel 2008 sul territorio aumenta in modo consistente la prescrizione di Lansoprazolo ( +12,2% ) ma soprattutto di Omeprazolo ( +59,7% ) e Pantoprazolo ( +55,6% ) mentre diminuisce leggermente quella di Esomeprazolo ( -1,2% ) e di Rabeprazolo ( -7,4% ).

Per quel che riguarda invece gli IPP prescritti o erogati nelle strutture pubbliche questi rappresentano circa il 27% delle DDD e il 5% della spesa, fra questi l’Omeprazolo risulta essere il più prescritto ( 6,8% delle DDD ).

Anche nel 2008 si conferma l’ampia variabilità nella prescrizione regionale dei farmaci antiacidi e antiulcera: la Regione con la più elevata prescrizione è la Sicilia ( 82,9 DDD per 1000 abitanti die ), quella con la più bassa è la PA di Bolzano ( 25,2 DDD per 1000 abitanti die ).
Tale variabilità non pare giustificata da differenze epidemiologiche tra le varie Regioni ma, al contrario, mostra una chiara disomogeneità nell’applicazione delle Note AIFA 1 e 48 e delle principali lineeguida esistenti.

Passando ai farmaci per il diabete, si può osservare che la loro prescrizione territoriale negli anni 2000-2008 è aumentata di più del 50% passando da 33,0 a 48,4 DDD per 1000 abitanti die soprattutto grazie ai glitazoni da soli ed in associazione ( +71,8% solo nell’ultimo anno ), Metformina ( +15,6% nell’ultimo anno ) e Repaglinide ( +18,4% nell’ultimo anno ).

Alla prescrizione territoriale dei farmaci per il diabete si deve inoltre aggiungere quella erogata attraverso le strutture pubbliche che pesa per il 31,5% della spesa complessiva per i farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo anche in questo caso quelli più prescritti risultano essere le insuline ( soprattutto Glargine, Detemir e Lispro ) e i glitazoni ( soprattutto il Pioglitazone ).

Per quanto riguarda la prescrizione di glitazoni è interessante osservare come i dubbi, ancora non risolti, circa i rischi cardiovascolari di questi farmaci e le modifiche dei foglietti illustrativi dei prodotti contenenti Rosiglitazone abbiano inciso solo marginalmente sulla prescrizione.
L’EMEA e l’AIFA infatti nel corso del 2008 sulla base delle evidenze disponibili hanno stabilito che il Rosiglitazone non è raccomandato nei pazienti con cardiopatia ischemica e/o arteriopatia periferica e che è altresì controindicato nei pazienti con sindrome coronarica acuta, quale angina o alcuni tipi di infarto miocardico ( oltre a quelli con scompenso cardiaco congestizio ). Sono comparse inoltre numerose segnalazioni secondo cui la terapia a lungo termine con glitazoni sia associata ad un aumento di fratture nelle donne. Sulla base di queste evidenze, l’AIFA nel marzo 2007 aveva inviato una nota informativa a tutti i medici con cui segnalava un aumento dell’incidenza di fratture nelle pazienti trattate per lungo periodo con Rosiglitazone.

Per ciò che riguarda la Repaglinide, gli studi pubblicati successivamente alle revisioni sistematiche del 2007 hanno testato l’efficacia di tale farmaco, in associazione e non ad altri antidiabetici tra cui l’Insulina, ma esclusivamente su esiti clinici surrogati quali l’emoglobina glicosilata mentre nessuno ha valutato l’impatto della terapia sulla riduzione di esiti clinicamente rilevanti quali ad esempio la riduzione di eventi cardiovascolari. Infatti, nonostante la Repaglinide sia in commercio dal 1999, è interessante osservare come nessuno studio abbia valutato l’efficacia di questo farmaco nel ridurre le complicanze cardiovascolari del diabete o la mortalità ma si sia limitato all’analisi di esiti surrogati. Inoltre, ad oggi, nessuno studio ha confrontato l’associazione di Repaglinide e Metformina verso altri ipoglicemizzanti orali.

Relativamente alle insuline e analoghi e agli altri ipoglicemizzanti orali, la prescrizione si mantiene più o meno stabile nel periodo 2000-2008. Tuttavia per le insuline si deve osservare come negli anni questa si sia visibilmente spostata verso i composti più recentemente immessi in commercio ovvero Insulina Lispro, Aspart e Glargine a discapito delle vecchie insuline come quella umana.

A livello regionale, la prescrizione di farmaci antidiabetici risulta molto variabile: si va dalle 29,7 DDD/1000 abitanti die della PA di Bolzano a quelle più che doppie ( 67,9 ) della Sicilia.

Per quel che riguarda i farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo a carico del cittadino, i dati relativi al 2008 evidenziano che fra le prime venti categorie terapeutiche di classe C a maggiore spesa compaiono i procinetici ( -0,6% della spesa rispetto al 2007 ), mentre tra i primi 20 principi attivi in classe C per cui si spende di più è presente solo Domperidone.

Tra i farmaci di automedicazione ( SOP e OTC ) a maggior spesa compaiono invece parecchi principi attivi del gruppo dei farmaci gastrointestinali e del metabolismo ed in particolare tra gli OTC il vaccino subtilico, i complessi vitaminici e di sali minerali, il Flurbiprofene sotto forma di colluttorio o pastiglie e il bisacodile, mentre tra i SOP le associazioni di glicerolo, camomilla e malva, il glicerolo e ancora il Flurbiprofene orale.

Fonte: Gruppo di lavoro OsMed. L’uso dei farmaci in Italia. Rapporto nazionale anno 2008. Roma: Il Pensiero Scientifico Editore, 2009

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