Biotech & Pharma Business
11 Ottobre 2004 - Il giornale inglese The Telegraph nella sua edizione online del 10 ottobre ha dato l’annuncio che i pazienti inglesi che stavano assumendo il farmaco antinfiammatorio Vioxx si stanno organizzando sotto l’aspetto legale per fare causa a Merck & Co.
L’esistenza negli Usa della “class action claim‿ ( azione legale collettiva ) permetterà anche ai pazienti europei di fare causa a Merck.
Merck ha ritirato il 30 settembre 2004 da tutto il mondo il proprio farmaco antinfiammatorio Vioxx ( Rofecoxib ) a causa dell’aumentata incidenza di infarto miocardico e di altri eventi trombotici.
Le vendite di Vioxx nel 2003 hanno raggiunto i 2,5 miliardi di dollari.
Vioxx rappresentava il secondo blockbuster di Merck dopo Zocor ( Simvastatina ).
La proiezione dei dati ottenuti dal database del Kaiser Permanente sull’intera popolazione americana, ha indicato che Vioxx potrebbe essere associato a quasi 28.000 casi di infarto miocardico e morte cardiaca improvvisa.
Il caso Vioxx potrebbe estendersi all’intera classe degli antinfiammatori COX-2 e colpire non solo Merck, che oltre al Vioxx commercializza anche Arcoxia ( Etoricoxib ), ma anche i farmaci di Pfizer, Celebrex ( Celecoxib ) e Valdecoxib ( Bextra ) ed anche Novartis con Prexige ( Lumiracoxib ).
A dare avvio alle prime critiche contro la classe degli anti-COX-2, è stato un editoriale sul The New England Journal of Medicine a firma di Garret FitzGerald che ha ipotizzato che anche Celebrex per l’identico meccanismo d’azione con Rofecoxib, potrebbe aumentare il rischio di infarto miocardico.
Pfizer non ha condiviso le opinioni espresse su NEJM, asserendo che l’ampia casistica a sua disposizione non mostra nessun aumento del rischio cardiovascolare per il Celebrex.
L’EMEA ( European Medicines Agency ) ha dato avvio ad una revisione sulla sicurezza dei farmaci antinfiammatori anti-COX-2.
Fonte: The Telegraph, 2004
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