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1 Novembre 2001 - Durante il 12° AACR-NCI-EORTIC International Conference on Molecular Targets and Cancer Therapeutics in Miami ( Usa) sono stati presentati i risultati del primo studio di fase II che ha dimostrato che Iressa, quando usato come seconda o terza linea di trattamento, è in grado di controllare la malattia tumorale in più del 50% dei pazienti non selezionati con carcinoma polmonare non a piccole cellule avanzato, che non rispondeva alla precedente terapia a base di composti del platino.
Questi iniziali risultati indicano che Iressa è anche ben tollerato a dosaggi di 250 mg/die e 500 mg/die.
Iressa è un inibitore della tirosin-chinasi del recettore del fattore di crescita epidermica ( EGFR-TKI), in grado di bloccare l’attività di questo enzima , intracellulare, coinvolto nella proliferazione delle cellule tumorali.
Hanno partecipato allo studio 210 pazienti, non selezionati per il loro stato EGFR, con un periodo di follow-up di 4 mesi. La percentuale di risposta antitumorale in 208 pazienti è stata del 18,4%.
Il 52,9% dei pazienti ha presentato una risposta al trattamento o una stabilizzazione della malattia, ed il 34% dei pazienti non ha mostrato alcuna progressione della malattia dopo 4 mesi.
Il farmaco è risultato sicuro, senza i devastanti effetti indesiderati della chemioterapia antitumorale.( Xagena)
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