Biotech & Pharma Business
15 Novembre 2004 - Un articolo pubblicato online il 14 novembre dal New York Times ha riferito di una riunione tra gli “executives" della Ricerca e del Marketing di Merck alcuni mesi dopo la conclusione dello studio VIGOR, nel 2000.
Lo studio VIGOR aveva mostrato un aumento nell’incidenza di gravi reazioni avverse cardiovascolari dell’antinfiammatorio Vioxx ( Rofecoxib ).
Gli uomini del marketing avevano espresso preoccupazione riguardo all’effettuazione di uno studio clinico per appurare la sicurezza cardiovascolare del Vioxx.
“It could send the wrong signal about the company’s confidence in Vioxx “
….potrebbe inviare un segnale sbagliato…
Il marketing di Merck doveva affrontare la concorrenza del Celebrex ( Celecoxib ).
Il New York Times ha riportato la frase contenuta in una diapositiva presentata nel corso del meeting:
“At present, there is no compelling marketing need for such a study. Data would not be available during the critical period. The implied message is not favourable‿.
… al presente, non c’è necessità per un tale studio. I dati non dovrebbero essere disponibili durante il periodo critico. Il messaggio sarebbe non favorevole ….
Pertanto Merck decise di non condurre nessuno studio sulla sicurezza cardiovascolare del Vioxx.
La testimonianza riportata dal New York Times è importante perché fra poco Merck sarà costretta ad affrontare numerose cause legali.
La dimostrazione che i dirigenti di Merck erano a conoscenza fin dal 2000 dei gravi rischi del Vioxx potrebbe indurre i giudici a condannare Merck al pagamento di risarcimenti sostanziosi.
Fonte: The New York Times, 2004
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