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21 Dicembre 2002 - Nel corso dell’American Society of Hematology , tenutosi a Filadelfia , è stato presentato uno studio clinico in cui l’inibitore della trombina , Exanta ( Ximelagatran ) , ha ridotto del 26% il rischio di formazione di trombi dopo un intervento chirurgico di sostituzione totale dell’articolazione del ginocchio rispetto al Coumadin ( Warfarin ).
Hanno preso parte allo studio 2.301 pazienti.
Circa il 28% dei pazienti che hanno assunto il Warfarin hanno sviluppato trombi a livello delle vene profonde delle gambe entro 7 giorni dall’operazione contro il 20% di coloro che avevano assunto il Ximelagatran.
La riduzione del rischio di formazione di trombi con Exanta è risultata statisticamente significativa.
AstraZeneca ha chiesto all’EMEA , l’Agenzia europea per il controllo dei farmaci , l’approvazione dell’anticoagulante nella prevenzione della formazione di trombi dopo chirurgia ortopedica maggiore.
Tuttavia l’obiettivo finale di AstraZeneca è quello di posizionare Exanta nel trattamento anticoagulante della fibrillazione atriale , uno dei principali fattori di rischio per l’ictus.
Attualmente l’anticoagulante di prima scelta nei pazienti con fibrillazione striale è il Warfarin.
AstraZeneca attende l’approvazione dell’FDA per la commercializzazione di Exanta negli Usa per la fine del 2003.
Exanta presenta alcuni vantaggi rispetto al Coumadin. Il Ximelagatran ha un’azione più rapida ( l’effetto anticoagulante si ottiene dopo 30 minuti contro i 2 giorni del Warfarin ) e presenta una più veloce eliminazione ( 1 giorno contro i 3 giorni del Warfarin ). ( Xagena 2002 )
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