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Antinfiammatori COX-2: quale verdetto?


14 Febbraio 2005 - Il 16 – 18 febbraio negli Usa si terrà il meeting, promosso dall’FDA, per valutare il rapporto rischio–beneficio dei farmaci antinfiammatori selettivi per la cicloossigenasi 2 ( COX-2 ).

Il Financial Times nella sua edizione online del 13 febbraio ha dedicato all’argomento un articolo dal titolo “ Pharma companies on edge‿.

E’ molto probabile che l’FDA opterà per misure restrittive nei confronti dei due solo anti-cox-2 rimasti sul mercato Usa, Celebrex ( Celecoxib ) e Bextra ( Valdecoxib ), entrambi di Pfizer.

L’uso degli anti-COX-2 potrebbe essere riservato ai pazienti con malattie di grave entità, che presentano disturbi gastrici con i comuni FANS.

Potrebbe venir limitato l’uso degli inibitori Cox-2 nelle patologie più benigne, in cui la terapia di scelta dovrebbe essere rappresentata dai tradizionali FANS eventualmente associati a farmaci gastroprotettivi.

Il meeting fornirà anche indicazioni sui nuovi standard di sicurezza per i farmaci anti–COX-2 ancora in sviluppo clinico.

E’ quindi molto probabile che le Autorità di Controllo sui Farmaci richiederanno ulteriori dati di sicurezza cardiovascolare sia a Novartis per il suo anti-COX-2 Prexige ( Lumiracoxib ), che a Merck per Arcoxia ( Etoricoxib ).

GlaxoSmithKline ha già comunicato che continuerà lo sviluppo clinico del suo inibitore Cox-2.

Secondo Garrett FitzGerald, un Ricercatore della Pennsylvania University, gli unici farmaci anti-COX-2 che hanno dimostrato clinicamente di essere poco gastrotossici e quindi di essere un’alternativa ai tradizionali FANS non sono ora disponibili.
Uno di questi era il Vioxx, ritirato dal commercio, e l’altro è Prexige, che sta attendendo l’autorizzazione dell’FDA.

Fonte: Financial Times, 2005

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