Biotech & Pharma Business
15 Aprile 2009 - I dati a 3 anni dello studio SPIRIT II hanno ulteriormente dimostrato che lo stent a eluizione di Everolimus ( Xience ) è superiore a quello a rilascio di Paclitaxel ( Taxus ).
A 3 anni Xience V ha dimostrato rispetto a Taxus di ridurre:
· dell’88% il rischio di morte cardiaca ( 0.5% per Xience vs 4.2% per Taxus; p=0.024 );
· del 57% il rischio di MACE ( 6.4% per Xience vs 14.9% per Taxus; p= 0.029 );
· del 52% il rischio di infarto miocardico ( 3.3% per Xience vs 6.8%; p= 0.20 );
· del 56% il rischio di rivascolarizzazione della lesione bersaglio ( 4.2% per Xience vs 9.4% per Taxus; p= 0.092 ).
Nel periodo compreso tra il secondo e il terzo anno non sono stati segnalati casi di trombosi dello stent con Xience.
Nell’arco di 3 anni l’incidenza di trombosi dello stent è stata dello 0.9% per Xience V e 2.8% per Taxus.
Xience era stato originariamente sviluppato da Guidant, società acquisita da Bosto Scientific.
Nel 2006, Boston Scientific ha venduto il settore stent di Guidant a Abbott, mantenendo il diritto di vendere una copia di Xience sotto il nome di Promus ( Abbott ha ricevuto in cambio il 40% del profitto generato dalle vendite di Promus ).
Abbott ha pianificato di lanciare per la fine del 2009 in Europa una nuova versione di Xience, Xience Prime, uno stent che utilizza lo stesso farmaco ( Everolimus ) e lo stesso polimero, ma che presenta come novità un delivery system in grado di migliorare l’inserimento dello stent.
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