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20 Febbraio 2010 - L’FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato un più ampio uso del farmaco ipolipidemizzante Crestor ( Rosuvastatina ) nella prevenzione della malattia cardiaca in persone con normali livelli di colesterolo, ma altri fattori di rischio.
Negli Stati Uniti, Crestor può essere impiegato per ridurre il rischio di infarto miocardico, ictus, bypass coronarico e procedure coronariche percutanee in individui con alti livelli di proteina C-reattiva ( CRP ) ed almeno un altro fattore di rischio.
CRP è un marcatore di infiammazione.
I soggetti che potrebbero trarre giovamento dall’impiego della Rosuvastatina sono uomini di età uguale o superiore ai 50 anni, e donne di età uguale o maggiore di 60 anni.
L’ampliamento delle indicazioni è basato sui dati dello studio JUPITER, che ha interessato quasi 18.000 soggetti con normali livelli di colesterolo ma alti valori plasmatici di CRP.
L’incidenza di eventi avversi cardiovascolari maggiori è stata dell’1.6% nel gruppo trattato con Rosuvastatina contro il 2.8% in quelli che avevano assunto placebo.
L’FDA ha però richiamato i medici a valutare con prudenza i risultati dello studio JUPITER, e a non usare il farmaco solo per abbassare gli alti livelli di CRP.
Nel 2009 le vendite globali di Crestor hanno raggiunto i 4.5 miliardi di dollari.
C’incertezza tra gli analisti riguardo alle ricadute economiche di questa nuova indicazione. Il medico non è abituato a prescrivere le statine a questo profilo di pazienti, e la determinazione plasmatica di hs-CRP ( CRP ad alta sensibilità ) non è un’indagine diagnostica di routine.
Inoltre, la crescita della Rosuvastatina potrebbe nel prossimo futuro essere frenata dalla presenza sul mercato dei generici; attualmente sono disponibili due statine generiche ( Simvastatina e Pravastatina ) e nel 2011 scadrà il brevetto di Lipitor ( Atorvastatina ).
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